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Chiuso il Congresso provinciale dell’Anpi

La prima iniziativa sarà una grande mobilitazione unitaria per la pace.

Priorità per i prossimi cinque anni è fare “memoria attiva”: difendere i valori di Resistenza e Costituzione e al contempo essere soggetto politico sul presente, impegnandosi su crisi climatica, lavoro, nuove povertà, violenza di genere.

«Uniti dall’Antifascismo – ha spronato il Presidente Nazionale dell’ANPI, Gianfranco Pagliarulo, presente al congresso bergamasco -. È caratteristica dell’ANPI quella di fare rete, collaborare, e la storia bergamasca racconta di una grande tradizione di mutualismo. Ci aspetta il compito di difendere i fondamenti della democrazia, che vive un momento di crisi profonda: il malessere sociale è cronico e si manifestano preoccupanti neofascismi.

Non dobbiamo perdere le nostre radici, quelle della Resistenza, e allo stesso tempo dobbiamo stare al passo coi tempi, questo significa fare “memoria attiva”. Perché non siamo adoratori delle ceneri ma custodi del fuoco», ha chiuso Pagliarulo citando una frase di Gustav Mahler.

Tra i temi emersi durante la discussione, la necessità di sciogliere le organizzazioni neo fasciste italiane; la valorizzazione delle Partigiane donne e il protagonismo femminile nell’attività attuale dell’ANPI; l’importanza di continuare a fare memoria, raccontando cosa sono stati il fascismo e la Resistenza alle nuove generazioni, soprattutto nelle scuole; l’unità tra le organizzazioni partigiane nella promozione dell’Antifascismo. E, ancora, rafforzare l’identità dell’Associazione Partigiani come soggetto politico, non solo portatore e difensore dei valori della Costituzione repubblicana ma anche promotore di cambiamento con l’impegno sui temi ambientali, delle nuove povertà, della violenza di genere, del lavoro.

«Il nostro Congresso avviene in un momento non facile per la nostra Provincia – ha detto Mauro Magistrati nel suo intervento all’assemblea -. Non possiamo dimenticare il dramma che ha sconvolto l’intero pianeta e investito così brutalmente la Bergamasca nei primi mesi del 2020. Le nostre comunità hanno perso una intera generazione di ultra sessantenni ancora attiva e partecipe alla vita sociale. È accaduto anche alla nostra Associazione. Non stiamo vivendo semplicemente un’epoca di cambiamenti ma un cambiamento di epoca. L’unica bussola da seguire è la Costituzione nata dalla resistenza al nazifascismo. L’ANPI è la casa di tutti gli Antifascisti e lavoriamo per costruire un’ANPI non nuova ma rinnovata. L’assemblea di oggi, e i congressi delle sezioni territoriali dei mesi scorsi, sono stati uno straordinario esercizio di democrazia. È stata una giornata densa e bella, da domani si ricomincia: al lavoro e alla lotta. Daremo attuazione agli intendimenti di questa discussione, primo tra tutti, con urgenza, quello di lanciare una grande mobilitazione unitaria per la pace, che a Bergamo coinvolga più realtà possibili. Quanto accade in Ucraina è molto grave e la storia ci insegna che la guerra non è mai stata una soluzione».

Al termine del Congresso, il neoletto Comitato Provinciale ha rieletto Presidente Provinciale Mauro Magistrati.

 

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