ANPI BERGAMO
Via Borgo Palazzo 16 a Bergamo
Tel. 035.248450 (giovedì e sabato pomeriggio)
COMUNICATO
ELETTO SABATO IL PRESIDENTE E L’ ORGANISMO ESECUTIVO
DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA DI BERGAMO
Bergamo, lunedì 28 febbraio 2011
Presente sul territorio con 22 sedi locali e con 1.138 iscritti, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) di Bergamo ha eletto, sabato scorso, il proprio organismo esecutivo in vista del quindicesimo Congresso nazionale che si terrà a Torino dal 24 al 27 marzo. Lo stesso Comitato Provinciale era uscito dal voto del Congresso provinciale tenutosi sabato 5 febbraio.
A guidare l’ANPI di Bergamo saranno, Il Presidente Salvo Parigi confermato nell’incarico, in qualità di vicepresidenti, Giacinto Brighenti, Francesco Macario, Ornella Ravaglia e Martino Signori. Fanno parte, invece, della segreteria Tiziano Belotti, Giorgio Faccardi e Filippo Schwamental.
Carlo Capeti è stato nominato tesoriere.
Durante il congresso provinciale si è discusso dei temi presenti nel Documento politico-programmatico per il 15° Congresso nazionale: dall’autoritarismo e populismo contemporanei alla difesa e attuazione dei principi costituzionali, alla salvaguardia dell’identità costituzionale e democratica italiana.
Le battaglie nazionali riguarderanno la riforma della legge elettorale, la giustizia per tutti e non ad personam, no al razzismo e alla xenofobia, l’unità nazionale non si tocca, liberiamo l’ Italia dalla “questione morale”, sia regolato il conflitto di interessi, scuola pubblica, giovani e lavoro , informazione libera ed indipendente. Fra le proposte lanciate dall’ANPI nazionale c’è quella di una grande alleanza tra l’ANPI, l’associazionismo antifascista, le confederazioni sindacali e il vasto campo dell’associazionismo democratico italiano.
Cos’è l’ANPI
L’associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) è stata costituita a Roma nel 1944, quando ancora il Nord Italia era sotto l’occupazione nazifascista, dai volontari che avevano partecipato alla guerra partigiana nelle regioni del centro. Dopo la liberazione di tutto il territorio nazionale essa si estese in tutto il Paese: anche al sud, dove gli episodi di resistenza erano stati sporadici, ma dalle cui regioni provenivano molti dei partigiani che avevano fatto parte delle formazioni del centro-nord e all’estero (Jugoslavia, Albania, Grecia, Francia). I suoi scopi sono:
a) riunire in associazione tutti coloro che hanno partecipato con azione personale diretta, alla guerra partigiana contro il nazifascismo, per la liberazione d’Italia, e tutti coloro che, lottando contro i nazifascisti, hanno contribuito a ridare al nostro Paese la libertà e a favorire un regime di democrazia, al fine di impedire il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e di assolutismo;
b) valorizzare in campo nazionale ed internazionale il contributo effettivo portato alla causa della libertà dall’azione dei partigiani e degli antifascisti, glorificare i Caduti e perpetuarne la memoria;
c) far valere e difendere il diritto acquisito dei partigiani di partecipare allo sviluppo morale e materiale del Paese;
d) tutelare l’onore e il nome partigiano contro ogni forma di vilipendio o di speculazione;
e) mantenere vincoli di fratellanza tra partigiani italiani e partigiani di altri paesi;
c) far valere e difendere il diritto acquisito dei partigiani di partecipare allo sviluppo morale e materiale del Paese;
d) tutelare l’onore e il nome partigiano contro ogni forma di vilipendio o di speculazione;
e) mantenere vincoli di fratellanza tra partigiani italiani e partigiani di altri paesi;
f) adottare forme di assistenza atte a recare aiuti materiali e morali ai soci, alle famiglie dei Caduti e di coloro che hanno sofferto nella lotta contro il fascismo;
g) promuovere studi intesi a mettere in rilievo l’importanza della guerra partigiana ai fini del riscatto del Paese dalla servitù tedesca e delle riconquiste della libertà;
h) promuovere eventuali iniziative di lavoro, educazione e qualificazione professionale, che si propongano fini di progresso democratico della società;
i) battersi affinché i principi informatori della guerra di liberazione divengano elementi essenziali nella formazione delle giovani generazioni;
l) concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli;
m) dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione.
Per informazioni:
ANPI Bergamo
Martino Signori, vicepresidente cell. 335.6502650